Holding dell’imprenditore di casoli isaia di carlo, a fari spenti, macina successi ed utili con importanti. 1.000 dipendenti, commesse in abruzzo e sul territorio italiano nel campo delle costruzioni e dei servizi. Punta di diamante l’azienda veneta salvata nel 2018 che ha in gestione in project financing gli ospedali di la spezia e vibo valentia. Il patron: “crescita non arrivata per caso ma frutto di una strategia aziendale incentrata sulla qualita’ e sulla continua innovazione. Soddisfatti ma con i piedi per terra”
CHIETI – In un Paese e in una regione in cui il comparto decisivo dell’edilizia e dei servizi, reduce dagli sfaceli della pandemia del covid 19, deve ora fare i conti con le incertezze geopolitiche, il rincaro di materie prime e delle bollette energetiche, c’è una realtà imprenditoriale abruzzese che, a fari spenti, senza clamori e con una “andatura umana”, macina utili e commesse, anche di grande rilevanza e in tutto il territorio nazionale.
Stiamo parlando del Gruppo Di Carlo, in provincia di Chieti, fondata e guidata dall’imprenditore Isaia Di Carlo, 59enne di Casoli che quest’anno si avvia a brindare il traguardo dei 200 milioni di euro di fatturato consolidato.
Attraverso una crescita costante, adeguatamente ed intelligentemente programmata, il Gruppo è passato da circa 100 milioni di valore della produzione nel 2019 agli oltre 150 nel 2023 per poi arrivare a porre le basi centrare, nell’anno in corso, il ragguardevole obbiettivo, dei 200 milioni: collocandosi così, per fatturato, tra le prime 25 imprese della Regione Abruzzo.
Questo esaltante risultato costituisce il culmine di una cavalcata cominciata nel 1986, durante la quale per la famiglia Di Carlo, l’Abruzzo e la terra natia hanno sempre continuato a rappresentare il nucleo centrale per la vita di tutti i giorni e per ideare, progettare ed attuare nuove iniziative vincenti.
Non c’è dubbio che centrale in questo salto di qualità è stata la intuizione industriale legata al miracoloso salvataggio della Guerrato, colosso veneto nei servizi soprattutto nel campo della sanità pubblica, che oggi è parte integrante nelle attività e nel fatturato del Gruppo.
Oggi la Di Carlo holding è certamente una primaria realtà regionale ma anche una indiscussa realtà italiana che grazie alla propria autorevolezza ed immagine ha rapporti con gruppi industriali di caratura internazionale come il Gruppo Arcese, attraverso cui eroga servizi per uno dei principali costruttori automobilistici al mondo e fornitore di soluzioni di mobilità: proprio in virtù di questa condizione attrae investitori nel territorio abruzzese.
Il fatturato in crescita rappresenta di fatto la definitiva affermazione per un Gruppo che nato trentotto anni fa come impresa di costruzione e diventato ora un protagonista dell’economia nazionale, che dà lavoro a oltre 1.000 dipendenti, senza contare l’indotto, affermandosi come un player di punta nella costruzione e la gestione delle opere pubbliche e private, dai siti industriali agli ospedali, passando per centri logistici, gasdotti, reti fognarie, edilizia scolastica, manutenzione ordinaria e straordinaria, realizzazione e adeguamento di impianti.
Commenta ad Abruzzoweb lo stesso Isaia Di Carlo: “siamo soddisfatti dei risultati economico-patrimoniali del Gruppo, tuttavia rimaniamo con i piedi ben saldi per terra. La crescita ed il consolidamento industriale non è mai un caso, semplicemente raccogliamo il frutto di una strategia aziendale incentrata sulla qualità e la continua innovazione. Fondamentale è stata sicuramente la diversificazione delle attività, che oggi si sviluppa in diversi settori interconnessi ma non strettamente dipendenti, in modo da essere flessibili e dinamici, quindi, più resilienti e pronti ad affrontare le congiunture negative del mercato, che purtroppo di questi tempi vanno sempre tenuti in debita considerazione. Per noi, poi, fondamentale è il fattore umano, la qualità di vita e di lavoro dei nostri dipendenti che mai devono sentirsi semplici numeri, ovvero parti intercambiabili di ingranaggi produttivi, bensì componenti organici ed indispensabili di una squadra che si muove secondo regole e schemi precisi e condivisi, oserei dire di una grande famiglia”.
La Di Carlo Holding, di cui è amministratore Giovanni Di Carlo, fratello di Isaia, è costituita dalla Di Carlo S.p.A, da cui tutto è partito, che controlla una decina di società, che spaziano dalle pulizie industriali e dalla logistica alla gestione rifiuti e al global service. In questo quadro di famiglia si inserisce anche il prezioso tema della continuità generazionale: Aleksander Di Carlo, figlio di Isaia, è componente del Cda di Guerrato oltre ad occuparsi della società Sei s.r.l. che opera nel campo delle pulizie e igiene industriale gestendo i già citati servizi, in collaborazione con diversi colossi nazionali ed internazionali del settore, nelle aziende sanitarie e nei grandi immobili della pubblica amministrazione italiana: solo titolo di esempio il grattacielo della Regione Piemonte, piuttosto che alcune aziende sanitarie regionali.
Fanno parte del gruppo, inoltre, la Logistica Val Di Sangro s.r.l., operante nel settore della logistica e dei trasporti, la Progetto Logistico s.r.l. nel settore della raccolta, trasporto e trattamento dei rifiuti, la Quadrante s.r.l. nel settore immobiliare, e ancora la Porta nuova investimenti e la Lanciano park.
Infine particolarmente significativa nel perimetro del gruppo è la Xela spa, con sede a Pescara, che a sua volta detiene il pacchetto azionario di controllo della Guerrato S.p.A.
Ed è proprio l’acquisizione della Guerrato ad aver dato particolare notorietà, lustro e abbrivio al gruppo Di Carlo. L’impresa di Rovigo, fondata negli anni ’30, specializzata in project financing, progettazione ospedaliera e multiservizio tecnologico, è stata per anni una protagonista assoluta nell’economia nazionale, con oltre 100 milioni di fatturato e più di 400 addetti: nel 2015 si era anche aggiudicata l’appalto da 90 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e straordinario all’Università D’Annunzio di Chieti e Pescara. Poi però nel 2017 è finita in concordato preventivo per aver accumulato un debito di 60 milioni nei confronti dei fornitori.
Attraverso una brillante operazione di turnaround avviata nel luglio 2018 la Guerrato è entrata a far parte del Gruppo Di Carlo, con un ambizioso programma di risanamento, ristrutturazione e rilancio.
Ora, dopo appena sei anni, la Guerrato S.p.A è stata completamente risanata, con un patrimonio netto di oltre 20 milioni, nel 2023 ha sviluppato circa 120 milioni di fatturato con margini operativi in crescita, dà lavoro a 450 dipendenti, ha un portafoglio contratti di un miliardo di euro, gestisce e cura la manutenzione di oltre 20 grandi ospedali e 100 stazioni ferroviarie. Inoltre, sta realizzando due ospedali in project financing, tra cui il “Felettino” nel comune di Spezia in Liguria, ed il nuovo ospedale di Vibo Valenzia in Calabria, con lavori già in corso.
Un “miracolo” che è diventato anche un caso di studio, tanto che il Dipartimento di Diritto ed economia delle attività produttive dell’Università La Sapienza di Roma, ci ha dedicato anche un convegno a fine dicembre dello scorso anno.
“La scommessa, non affatto scontata, può dirsi vinta, e questo ci riempie di orgoglio – spiega ancora Isaia Di Carlo – perché il risanamento prima di ogni cosa ha salvaguardato tutti i livelli occupazionali. La Guerrato, grazie alla riorganizzazione dei processi e delle risorse, ha ripreso il suo cammino, centrando grandi risultati, con un portafoglio commesse che offre sicurezza e solidità anche per gli anni a venire. Anche in questo caso, elemento centrale del gruppo è la diversificazione, la Guerrato, divenuta per noi azienda trainante, ha commesse nel pubblico su tutto il territorio nazionale, mentre la Di Carlo s.p.a. opera prevalentemente nel privato a livello regionale, attraendo grandi gruppi industriali o fondi che investono nelle iniziative sviluppate “.
Tra le opere realizzate dalla Di Carlo S.p.A, è il caso di citare tra le altre, il Centro logistico Parco Vestina a Montesilvano, il centro commerciale, direzionale e artigianale di Colonnella, in provincia di Teramo, il Parco commerciale degli ulivi di Santa Maria Imbaro, in provincia di Chieti, Tecnopolo di Mozzagrogna in provincia di Chieti, il parco commerciale di Vasto. E poi edifici industriali e direzionali un po’ in tutta Italia, scuole, palestre, alberghi, rifacimento delle reti di fognatura e opere idrauliche.
Rilevante anche il ruolo del Gruppo come attrattore di investimenti verso l’Abruzzo da parte di grandi player della media e grande distribuzione: la Di Carlo, infatti, è stata ed è impegnata, con un investimento di circa 100 milioni di euro, totalmente a carico dei privati, nella realizzazione di tre maxi centri logistici, che una volta a regime daranno vita ad oltre 900 posti di lavoro. Il primo nella provincia teatina, a Chieti Scalo, dove il sito ora degradato e abbandonato della ex Burgo, diventerà un centro logistico per la distribuzione nel campo alimentare per il centro-sud Italia della Eurospin.
Il secondo a Mosciano Sant’Angelo, in provincia di Teramo, nei pressi dell’autostrada A14, dove si insedierà la Gottardo, che gestisce anche la catena di negozi “Tigotà”. I lavori dovrebbero concludersi nel 2025
Infine ad Atessa, nel cuore nella zona industriale Val di Sangro, è in fase di ultimazione lo studio per la realizzazione di un centro logistico da asservire all’industria automobilista ed al suo indotto.
Il gruppo guarda anche alle giovani generazioni con progetti che la vedono coinvolta negli investimenti: “A giorni – conclude poi Isaia Di Carlo – si daranno avvio alle opere per la realizzazione dell’ultimo step della riqualificazione dell’ex area Di Bartolomeo nel centro di Pescara, attraverso la costruzione di uno studentato architettonicamente e funzionalmente innovativo. Un progetto ambizioso che ha convinto un Fondo Infrastrutturale di settore ad investire oltre 20 milioni di euro, e che offrirà più di 200 posti letto, aree studio e servizi, nella zona immediatamente a ridosso del polo universitario”.
Nell’ambito della diversificazione degli affari anche l’acquisto di un centro medico diagnostico a Lanciano per completare l’offerta di servizi da offrire al territorio ad ai propri dipendenti secondo le linee strategiche previste dal cd. Bilancio ESG aziendale di prossima implementazione che pone particolare attenzione al miglioramento delle prestazioni del Gruppo nell’area Ambientale (Environmental), Sociale (Social) e di Governance. Anche in questo caso il Gruppo si è posto all’avanguardia delle migliori pratiche organizzative di innovazione e gestione. L’acronimo ESG rappresenta infatti gli aspetti ambientali, sociali e di governance, che entrano come prioritari nella gestione delle imprese, riflettendo l’approccio dell’investimento responsabile e, in generale, una nuova volontà del mercato tutto.